Faenza è una città situata nel cuore della Romagna, famosa in tutto il mondo per la sua produzione di ceramiche di alta qualità; tuttavia, è nota anche per essere una delle capitali del neoclassico italiano. Nel 1781 un violento terremoto danneggiò buona parte degli edifici cittadini, così le famiglie nobili e più ricche ricostruirono i loro palazzi secondo la moda dell’epoca, ovvero lo stile neoclassico, chiamando in città gli artisti più in voga e famosi.
Fu così che Faenza si riempì di palazzi eleganti, raffinati, con decorazioni sontuose, che non hanno niente da invidiare ai più famosi palazzi neoclassici di Parigi o di San Pietroburgo. Fu in questo clima che mosse i suoi primi passi l’architetto Giuseppe Pistocchi, progettista di molti palazzi faentini, e che trovò la sua fortuna nella Milano napoleonica (suo è Palazzo Reale), e dove Felice Giani, uno dei più importanti pittori italiani del Settecento, fece le sue esperienze più felici. Sono molti gli edifici che raccontano questo grande periodo: Palazzo Pasolini, la Galleria dei Cento Pacifici, il teatro Masini… ma il più bello di tutti è Palazzo Milzetti.
La storia di Palazzo Milzetti
Il palazzo fu costruito nel Quattrocento, e ad inizio Cinquecento divenne proprietario un certo Nicola de’ Medici, lontano parente della famiglia fiorentina. Nel 1602, il palazzo passò alla famiglia Milzetti.
Nel 1792 il conte Nicola Milzetti avviò i lavori per la facciata, distrutta dal terremoto dieci anni prima. Affidò il progetto al giovane Giuseppe Pistocchi, il quale ne disegnò una di chiara ispirazione cinquecentesca, divisa in tre ordini e con un ampio uso del bugnato. Nel 1797 il conte morì e gli succedette il figlio Francesco, il quale volle trasformare il palazzo in una splendida dimora signorile. Nel 1802 affidò al famoso Felice Giani l’esecuzione delle decorazioni interne, e nel frattempo fece costruire le sale più belle. Purtroppo il conte non visse mai nel suo palazzo: alcuni gravi rovesci finanziari lo costrinsero a vendere la proprietà già nel 1808, con suo grande dispiacere, come si intuisce dai documenti di vendita.
Il piano terra
Palazzo Milzetti è un luogo fastoso. Basta già una visita alle sale del pianterreno, quelle destinate ad un uso più privato, per rendersi conto di quanto dovesse essere sfarzoso il progetto voluto dal conte Francesco Milzetti. Il vestibolo del bagno è un meraviglioso ambiente ovale, con pareti color ebano, decorate con festoni, putti e il Matrimonio di Nettuno, tema che rimanda all’acqua. All’interno del bagno si trovano le attrezzature più avanzate dell’epoca in fatto d’igiene, poiché il conte seguiva molto le indicazioni della scienza settecentesca.
Dal bagno si accede alla biblioteca (la disposizione segue il detto classico mens sana in corpore sano), ancora col mobilio originale, dal soffitto chiaro con le immagini di Apollo e Minerva, simboli di saggezza. Il resto degli ambienti, sebbene meno spettacolari, offrono decorazioni importanti e di grande raffinatezza. Scendendo le scale, si raggiungono le cucine, dove sono stati ricostruiti gli ambienti con attrezzature dell’epoca.
Il piano nobile
Il piano nobile, che nelle intenzioni originarie sarebbe dovuto essere l’appartamento del conte Milzetti e consorte (in realtà, non vi vissero mai), è sicuramente il pezzo forte del palazzo. Salendo per lo scalone monumentale, si arriva al cosidetto Tempio di Apollo, una sala immensa e luminosa, decorata con stucchi a motivi mitologici, molto simile nell’aspetto a quello di una chiesa neoclassica, con coppie di colonne poste sugli angoli, così dare la forma di un ottagono. Proseguendo si raggiunge la Galleria di Achille, ovvero la sala della feste, la più grandiosa dell’intero complesso, con dipinti, stucchi, candelabri di cristallo originali, un ambiente unico, assolutamente da vedere. Il resto del piano nobile è un continuo di sale sfarzose, simili a quelli di una reggia europea, con esempi di alta raffinatezza ed eleganza, per quella che può ben essere definita una piccola e intima reggia nel cuore della Romagna.
Palazzo Milzetti,
via XX settembre 21
da lunedì a sabato e festivi: 8.30 – 18.30
domenica: 12.30 – 18.30
Ingresso 4€
Ridotto 2€
Gratuito sotto i 18 anni e la prima domenica di ogni mese.
Per ulteriori informazioni visita il sito ufficiale