A guardare la mappa oggi, sembra difficile credere che ci fossero i Medici a Castrocaro Terme. La cittadina, infatti, si trova a breve distanza da Forlì, mentre addirittura gli Appennini la separano da Firenze. Eppure Castrocaro fu per secoli dominio fiorentino, al punto che fino al 1923 faceva parte della provincia di Firenze, così come tutti i paesi della valle del Montone. Ancora oggi, lungo la Statale 67, si ritrovano un po’ ovunque stemmi coi Gigli di Firenze e con le Palle Medicee.
I Medici a Castrocaro
Il rapporto di questa parte di Romagna e Firenze iniziò sul finire del Trecento. Nel 1394, approfittando delle difficoltà economiche del Papato, i fiorentini comprarono i territori romagnoli, espandendo quindi il proprio dominio fino alla Pianura Padana. Nel 1403 riuscirono a ottenere il pieno possesso di Castrocaro (fino a quel momento ostacolato dal castellare locale), rendendola un centro importante. Divenne, infatti, il capoluogo della Romagna fiorentina, chiamata anche Provinciae Florentiae in partibus Romandiolae.
Il passaggio da Repubblica fiorentina a Ducato, cambiò molto la storia dei Medici a Castrocaro. La rocca di Castrocaro, infatti, era ormai in pessime condizioni, e, soprattutto, inadatta ad un assedio fatto coi cannoni. Cosimo I, anziché ristrutturarla, decise di fondare una nuova città fortezza a valle, verso Forlì. L’8 dicembre 1564, dopo una particolare cerimonia religiosa, fu posta la prima pietra per la fondazione di Terra del Sole. Nelle intenzioni di Cosimo I Terra del Sole doveva essere una città ideale, in cui trasferire l’amministrazione della provincia. Fu lo stesso Cosimo a scegliere il luogo della fondazione, oltre a scegliere per essa il nome. L’importanza di Terra del Sole crebbe rapidamente. Nel 1579, dopo l’elevazione a Granducato dello stato toscano, col potere ormai passato a Francesco I, Terra del Sole divenne il capoluogo della provincia Romagnola.
Terra del Sole
Terra del Sole, dunque, si può definire come un alto risultato dell’architettura toscana del Cinquecento. La sua costruzione fu affidata a molti architetti di grido dell’epoca: Simone Genga, Bernardo Buontalenti, Giovanni Camerini. Ancora oggi, visitando Terre del Sole, si ha l’impressione di un borgo razionale, studiato a tavolino, dove la simmetria fa da padrone. Una fortezza rettangolare cinge il paese, diviso tra il polo abitato e campi e vigneti. Ai due opposti della parte abitata si trovano i castelli, collegati da una lunga via centrale, larga quanto l’altezza delle case. Al centro del paese vi è Piazza dell’Arme, raccordo fondamentale nel progetto di questa città ideale. La piazza, infatti, divide il paese in due borghi simmetrici, il Borgo Fiorentino, verso Firenze, e il Borgo Romano, verso Forlì, ognuno col proprio castello come sfondo.
L’apertura della strada carrabile che taglia il paese in due, purtroppo spezza la visione della città ideale; tuttavia molto si è conservato. Ancora oggi, infatti, il paese è ancora diviso tra parte abitata e parte coltivata, divisione accentuata proprio dalla strada nuova. Sono inoltre ancora presenti tutti gli edifici del tempo dei Medici, disposti secondo gli schemi originali. Il Palazzo dei Pretori, bell’esempio di architettura fiorentina di tardo Cinquecento, e la Chiesa di Santa Reparata, sono lo sfondo di Piazza dell’Arme, centro del paese e punto dove si affacciano tutti i palazzi del potere. I due castelli, con la loro particolare forma angolare, si fronteggiano ancora oggi, e fungono da quinta alle abitazioni, così come tutte le altre costruzioni militari, gli arsenali, le casematte. Infine, rimane intatta la fortificazione, con quattro bastioni ad ogni angolo, ognuno dedicato ad un santo.
Castrocaro Terme
Molto diversa, invece, appare Castrocaro. Se Terra del Sole è razionale, Castrocaro, al contrario, è il classico borgo in cima alla collina, creatosi nel corso dei secoli, con strade irregolari e scorci improvvisi. Arrivando si nota subito la differenza: le case si inerpicano una sopra l’altra, una torre svetta tra esse, e una miriade di gradini accompagnano alle porte del paese. Salendo lungo le strette e tortuose vie del centro vecchio, si arriva con calma alla famosa Rocca. I Medici a Castrocaro non investirono molto sul suo aggiornamento militare, preferendo costruire la fortezza a valle; tuttavia essa fu capace di resistere ad almeno 4 assedi in cento anni. Oggi la rocca si presenta imponente, con alte mura verticali e grosse torri circolari. Vi si arriva tramite un corto sentiero che si stacca dal paese e attraversa il bosco, lasciando che il castello appaia quasi all’improvviso!
La rocca è la degna conclusione di una visita a Castrocaro Terme e Terra del Sole. La visita al castello, infatti, permette di conoscere bene la storia di questa porzione di Romagna. Gli edifici conservati, il museo colmo di reperti storici locali, gli ambienti interni, bene raccontano il vivere quotidiano di Castrocaro nella storia. Dai bastioni della rocca, inoltre, si può osservare tutta la valle e l’Appennino forlivese, forse la vista migliore per concludere questa gita.
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