A Ferrara campagna e città si fondono in un unico elemento. Risalendo lungo corso Ercole I, si lascia piano piano la città con le sue auto e il suo rumore, fino a giungere a casa che ricordano quelle di un piccolo borgo di campagna. Case basse, con molti alberi e gli orti a pochi metri, uccelli e animali, e giardini che coprono questo spazio bucolico all’interno delle mura. In questo contesto campagnolo si trova il Cimitero Monumentale di Ferrara.
La storia
Il cimitero ferrarese nacque nell’Ottocento, attorno alla Certosa di San Cristoforo, su imitazione di quello bolognese. Grandi chiostri furono eretti alle spalle della chiesa, mentre ai fianchi furono aggiunti due portici curvi, due grandi braccia pronte ad accogliere e confortare. Rispetto al cimitero bolognese, molto lirico e labirintico, qui è tutto più studiato, preciso, razionale. Spazi ampi, puliti, separati con netta decisione, rispecchiano con fedeltà la visione ottocentesca dell’architettura, molto formale e con pochi slanci inventivi. È proprio l’architettura stessa, quindi, a indurre al rispetto, a quel silenzio necessario quando ci si trova davanti ai ferraresi che furono.
Il cimitero monumentale di Ferrara
Perché qui si trovano tutti i ferraresi più importanti. Pittori, scrittori, registi, ma anche politici o scienziati, chiunque abbia dato lustro alla città riposa tra questi tranquilli chiostri. Sono tre i percorsi, ben segnalati, che portano a salutare questi importanti personaggi, parti importanti della storia di Ferrara e dell’Italia intera. Limitarsi a visitare solo le tombe più importanti, tuttavia, non aiuterebbe a capire il fascino del luogo. Come a Bologna, anche qui, soprattutto nell’Ottocento, molte famiglie fecero erigere importanti monumenti funebri per sé. Le pareti dei chiostri sono un insieme, confuso e razionale allo stesso tempo, di marmi, busti, sculture, lapidi, fregi e altro ancora. Tracce labili, ma importanti, dei protagonisti del quotidiano di decenni fa, di cui non rimane altra memoria. Persone semplici, dai mestieri più disparati, con il proprio carico d’affetti, che su queste pareti scrissero il proprio dolore.
Si crea, quindi, un effetto particolare passeggiando tra i chiostri. Su una parete marmi e busti, dolore e morte, dall’altra colonne e luce, aria e vita, e davanti a sé infinite serie di volte. Sta qui, forse, il fascino più grande del cimitero, nel contrasto stridente tra questi due aspetti, Quasi una metafora della nostra stessa esistenza. Una riflessione continua e costante, che colpisce soprattutto davanti alla più importante delle tombe ferraresi: quella di Borso d’Este. Il primo Duca di Ferrara riposa nel Gran Claustro, proprio dietro alla Certosa da lui stesso voluta. Colui che portò Ferrara ai suoi massimi splendori, si trova lì, in un semplice sarcofago di marmo, irriconoscibile se non fosse per il famedio a lui dedicato.
La Certosa di San Cristoforo
A Borso si deve quindi la fondazione della Certosa stessa. Alla metà del Quattrocento, in una zona all’epoca di aperta campagna, isolata rispetto il centro vitale di Ferrara. Alla fine del secolo, invece, Ercole I la inserì all’interno delle nuova mura cittadine, nel contesto di quell’incredibile piano urbanistico dell’Addizione Erculea. La Certosa fu ricostruita, e al suo progetto lavorò Biagio Rossetti, uno dei migliori architetti del Rinascimento. La chiesa di San Cristoforo al centro del cimitero è, infatti, la parte più bella del complesso. Basta vederla per rendersene conto: semplice eppure perfetta, è un insieme armonioso di parti architettoniche, una di quelle opere che rimane nella mente anche dopo molto tempo. Guardarla incorniciata dagli archi dei chiostri, con la sua decorazione a lesene di terracotta tipica dell’arte di Rossetti, è una delle esperienze più belle da fare a Ferrara, anche solo per il senso di pace che essa ispira.
In definitiva, il Cimitero Monumentale di Ferrara è uno di quei luoghi isolati e un po’ distante dal caos, spesso poco frequentati da coloro che visitano tutto di fretta, ma in cui è possibile recuperare parte di sé stessi.
Cimitero Monumentale della Certosa di Ferrara
via Borso 1
Aperto tutti i giorni
Ottobre – Marzo 8.30 – 15
Aprile – Settembre 8.30 – 17