Faenza è famosa per essere una delle capitali mondiali della ceramica. Ogni aspetto del quotidiano è legato alla ceramica, dalle insegne dei negozi ai segnali stradali, dalle botteghe artigiane a quelle artistiche, fino alle grandi industrie fuori dal centro. Il […]
Faenza è famosa per essere una delle capitali mondiali della ceramica. Ogni aspetto del quotidiano è legato alla ceramica, dalle insegne dei negozi ai segnali stradali, dalle botteghe artigiane a quelle artistiche, fino alle grandi industrie fuori dal centro.
Il MIC-Museo Internazionale della Ceramica è il fulcro di questo mondo. Al suo interno si trovano centinaia di pezzi da ogni epoca e parte del mondo, oltre al meglio della produzione artistica contemporanea, per una collezione sempre in crescita.
Coi suoi 17 musei e gli eleganti palazzi neoclassici, è una città con molta offerta culturale, oltre ad avere una delle piazze più belle d’Italia.
In realtà, questo ampio spazio è il risultato della fusione di due diverse piazze: quella del Popolo e quella della Libertà. A segnare il confine è solo la zampillante Fontana Maggiore, fusa e scolpita in piena epoca barocca. La Torre Civica segna l’inizio della lunga serie dei portici che circondano la piazza, i quali passano dal Palazzo del Popolo e dal Loggiato degli Orefici, a comporre una ritmata melodia di archi e giochi d’ombre e luci. Da qui, si scorge la Cattedrale di San Pietro, splendido esempio di architettura fiorentina in Romagna.
Progettata da Giuliano da Maiano per la Signoria dei Manfredi, rientra nella particolare politica diplomatica di Lorenzo il Magnifico, che riuscì a mantenere l’equilibrio tra le varie potenze italiane grazie al “prestito” di artisti e architetti.
I rapporti tra Faenza e Firenze furono molto forti per tutto il Quattrocento, al punto che sono molte le opere di artisti fiorentini nella Pinacoteca, tra cui quelle di Biagio D’Antonio e lo struggente San Girolamo del Donatello, simbolo del museo. La Pinacoteca ospita altri artisti prestigiosi come Palmezzano, Guardi, Rodin, oltre molte sculture faentine di inizio Novecento, tra le quali spiccano quelle di Domenico Baccarini. Conclude la visita la Collezione Bianchedi/Vallunga, ottima selezione di artisti contemporanei italiani.
Tra gli altri musei, da non perdere Palazzo Milzetti, splendida residenza signorile neoclassica, o i piccoli musei dedicati agli artisti della ceramica: museo Carlo Zauli, museo Leandro Lega, museo Riccardo Gatti, ecc.
Passeggiando per la città, si incontrano tantissimi palazzi neoclassici, costruito dopo che un terremoto distrusse il centro nel 1781. Palazzo Laderchi, Pasolini, Dall’Onda, la Galleria dei Cento Pacifici, sono tutti esempi di questo fervore edilizio di fine Settecento. Passando sotto il palazzo comunale, andando verso il teatro Masini, ecco il Voltone della Molinella, affascinante spazio decorato a grottesche, usato per mostre all’aperto. Qua e là, invece, in modo spesso poco visibile, riemergono i resti della Faenza romana, con mosaici, capitelli, archi e molto ancora. Molto alternativo è, invece, andare alla scoperta delle statue contemporanee, che abbelliscono, talvolta in maniera sorprendente i vari spazi del tessuto urbano faentino.
La guida è stata scritta e progettata da Claudio Casadio, direttore della Pinacoteca di Faenza, col supporto del Rotary Club.
Share this touril museo di Palazzo Milzetti permette di visitare un vero palazzo signorile neoclasico italiano, molto ben conservato.
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